Il taglio dei tassi di interesse della BCE della scorsa settimana è stato oscurato dagli esiti elettorali e dai dati economici.
Questa settimana l’attenzione si concentrerà sugli Stati Uniti, sui tassi di interesse e sul dollaro. Mercoledì sarà una giornata insolitamente volatile, con la pubblicazione dell’importantissimo report sull’inflazione IPC di maggio e la successiva riunione della Federal Reserve. Non ci saranno modifiche ai tassi d’interesse statunitensi, ma il “dot plot” che riflette le aspettative dei membri del FOMC sul percorso dei tassi d’interesse dovrebbe essere considerevolmente più hawkish rispetto a quello precedente. Le conseguenze dell’esito delle elezioni europee, in cui la destra ha guadagnato in modo significativo, peseranno sull’euro, che nelle prime ore di contrattazioni asiatiche è in difficoltà dopo che Macron ha indetto le elezioni anticipate dell’assemblea francese.
EUR
La scorsa settimana la BCE ha tagliato i tassi, come era universalmente previsto. Tuttavia non ha fornito un segnale sulla tempistica di eventuali ulteriori tagli ribadendo il fatto che questi rimangono completamente dipendenti dai dati.
I mercati hanno interpretato questa scelta come un “taglio aggressivo” e la valuta comune è stata ben sostenuta fino a quando il report sui salari degli Stati Uniti, pubblicato il giorno successivo, ha spinto i trader a comprare dollari. Questa settimana le elezioni europee potrebbero essere per la prima volta un fattore di influenza sui mercati valutari, poiché il passaggio a destra ha aumentato l’incertezza e ha già portato a elezioni nazionali anticipate in Francia.
USD
Il report sulle buste paga di maggio ha contraddetto direttamente gli accenni di rallentamento del mercato del lavoro che avevamo visto negli indicatori di secondo livello come il report JOLTS. La creazione di posti di lavoro continua a un ritmo sostenuto e, cosa più preoccupante per la Fed, i salari sono cresciuti a un ritmo annualizzato di quasi il 5% nel mese. Il sottoindice del report sull’inflazione IPC dovrebbe aumentare dello 0,3%, pari a circa il 3,5%-4% su base annua.
Quindi, anche senza un’altra sorpresa al rialzo, lo stallo del trend disinflazionistico statunitense intorno al livello del 4% sembra essere un dato di fatto. La riunione della Fed, che si terrà il giorno stesso del dato sull’IPC, si concentrerà senza dubbio su questa preoccupante tendenza e sul modo in cui i funzionari della Fed stanno adattando le loro opinioni e previsioni.
GBP
La prospettiva di una vittoria schiacciante dei laburisti alle elezioni generali del mese prossimo sta di fatto sostenendo la sterlina, che è riuscita a uscire dal suo range annuale contro l’euro, forse perché i mercati prevedono una relazione meno conflittuale con l’Unione Europea.
Questa settimana il dato principale è il report sull’occupazione e sui salari per il mese di maggio. Con un’inflazione dei servizi molto più alta del previsto, ci aspettiamo una reazione significativa del mercato a qualsiasi sorpresa al rialzo nella crescita dei salari, che ad aprile era già a un tasso piuttosto elevato (6,1%).
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