Mercati in tensione per via delle elezioni francesi poco incisive
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Il Rassemblement National di Le Pen ottiene la maggioranza dei voti al primo turno delle elezioni francesi, ma non riesce aconquistare la maggioranza assoluta.
La politica rimarrà al centro dell’attenzione degli investitori questa settimana. I giochi politici in Francia in vista del secondo turno delle elezioni assembleari di domenica prossima, la possibilità che Biden si ritiri dalla corsa alle presidenziali statunitensi e le elezioni generali nel Regno Unito di giovedì costituiscono un calendario insolitamente affollato che potrebbe generare una forte volatilità. Come se non bastasse, martedì uscirà l’inflazione flash di giugno dell’Eurozona e venerdì sarà pubblicato il report sul mercato del lavoro statunitense di giugno, in una settimana in cui la festa americana del 4 luglio toglierà liquidità ai mercati internazionali. Questa potrebbe essere una settimana movimentata.
EUR
L’euro è ancora in leggero rialzo rispetto alla maggior parte delle valute dopo la giornata di venerdì. L’apertura dei mercati europei in positivo e il calo degli spread sui titoli di stato stanno supportando la valuta comune.
Oltre ai temi politici, questa settimana sarà impegnativa anche sul fronte economico, con il dato flash sull’inflazione di giugno e i verbali della riunione di giugno della BCE pubblicati rispettivamente martedì e giovedì. Ci aspettiamo una certa volatilità.
USD
L’orientamento a favore di Trump nei sondaggi dopo il dibattito della scorsa settimana e la catastrofica performance di Biden avrebbero dovuto avere un effetto positivo sul dollaro, in quanto i mercati prezzano un’amministrazione più protezionistica. La mancata ripresa del biglietto verde rispetto alla maggior parte delle valute mondiali in seguito a questo evento è forse un’indicazione di quanto il dollaro sia diventato oneroso rispetto ai livelli attuali.
Oltre al fronte politico, una serie di dati sul lavoro che culmineranno nel report sulle buste paga di giugno venerdì ci daranno una lettura decisiva dell’apparente rallentamento del mercato del lavoro e delle prospettive di tagli della Federal Reserve per il resto dell’anno. A nostro avviso, con meno di due tagli previsti nel 2024 e con il dollaro su valori elevati, il margine per un ulteriore rafforzamento del dollaro è minimo.
GBP
Dei tre fronti politici in corso questa settimana, quello del Regno Unito è il meno incerto: tutti i sondaggi concordano sul fatto che i laburisti otterranno un’ampia maggioranza. Ci aspettiamo che la sterlina sia influenzata dalle ramificazioni secondarie del voto.
Una maggioranza laburista molto ampia sarà modestamente positiva, in quanto i mercati potrebbero eliminare il premio per il rischio dalla sterlina sulla base della speranza di legami più stretti con l’Unione Europea, mentre la sovraperformance del Reform Party avrebbe l’effetto opposto. Una serie di dati macroeconomici di secondo livello sarà probabilmente ignorata dai trader, più concentrati sui temi politici.
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